Una facile escursione con le ciaspole in uno dei balconi naturali più famosi delle Marche.
Cammineremo sulla neve sul pianoro dei Piani di Ragnolo con panorami meravigliosi sui Sibillini innevati e verso est fino al mare Adriatico.
Un facile sentiero su comoda sterrata alla scoperta di un angolo nascosto dei Sibillini, stretto tra le ripide pareti dei monti Val di Fibbia e Pietralata, nel settore nord del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Passeggeremo sempre accompagnati dalle limpide acque del Rio Sacro che scorrono tra boschi e piccole forre in una valle dove vivono indisturbati 2 degli animali simbolo del Parco: il lupo e l'aquila reale.
Andata e ritorno dallo stesso sentiero
E’ un'escursione tra i boschi nella parte più bassa e boscosa dei Piani di Ragnolo, sopra il lago di Fiastra e Acquacanina. Durante la passeggiata faremo diverse soste alla ricerca delle tracce del cervo e degli altri animali presenti.
La zona è particolarmente ricca di caprioli e con un po' di fortuna potremmo avvistarli a occhio nudo e ancora meglio con l'aiuto di un binocolo. Più difficile è invece l'avvistamento diretto del cervo, ma di cui vedremo sicuramente le numerose tracce.
Al termine, pranzeremo presso un ristorante della zona.
La partenza dell'itinerario classico (e più breve) per il Monte Vettore è da Forca di Presta, il valico che dalla valle del Tronto conduce all'altopiano di Castelluccio di Norcia.
L'itinerario complessivamente è lungo 10 km (compresa l'andata e il ritorno) con un dislivello di 1.000 metri circa.
L'escursione sul monte Vettore (la montagna più alta dei Monti Sibillini con 2.476 m) da questo itinerario (via normale) sale a tratti dolcemente ed a tratti si fa più ripida.
La bellezza di questo itinerario è legata soprattutto ai grandi panorami di cui si può godere, all'inizio quasi esclusivamente a sud sui Monti Gemelli e sui Monti della Laga; poi salendo si guadagna la vista anche sulla piana di Castelluccio, poi sulla valle del Lago di Pilato spaziando sempre più in direzione nord, con il Monte Sibilla, il Monte Priora, poi la Cima del Redentore e il Pizzo del Diavolo a ovest.
Arrivati in cima la vista è notevole in tutte le direzioni, scoprendo anche l'appennino umbro-marchigiano e ad est le Marche con all'orizzonte il mare adriatico.
La discesa è sullo stesso percorso dell'andata.
Attenzione. Attualmente le Gole del Fiastrone sono chiuse da ordinanza, quindi non è possibile percorrerle.
L'itinerario parte dalla diga del lago, e percorre il sentiero che conduce alle Lame Rosse, all'inizio quindi su una mulattiera comoda e poi lungo un sentiero all'interno della lecceta. In corrispondenza della piccola valle delle Lame Rosse si prosegue a destra senza salire per le Lame, continuando sempre su un sentiero nel bosco con vedute sulla valle del Fiastrone.
Il sentiero poi scende ripidamente fino a raggiungere la famosa grotta dei frati. Dopo la visita si scende ancora fino al fiume fiastrone e dopo averlo attraversato si risale il fiume fino a raggiungere le suggestive Gole del Fiastrone.
Arrivati alle Gole si ritorna indietro fino a raggiungere il cimitero di Monastero.
Uno dei luoghi più famosi e affascinanti dei Sibillini, luogo di leggende, strane creature e panorami indimenticabili.
Posto nel settore sud della catena, in una valle glaciale racchiusa tra pareti che sfiorano i 2500 metri, il lago di Pilato è raggiungibile attraverso diversi sentieri; il percorso descritto parte dall'abitato di Foce (Montemonaco - AP), situato a nord del Lago.
Lasciata l'auto al termine del paese (950 m slm), si imboccano gli ampi pascoli dei Piani della Gardosa che ci accompagneranno fino al tratto più impegnativo dell'escursione, denominato Le Svolte, una ripida salita nel bosco al termine della quale si entra nella Valle del Lago (1400 m slm). Ora il sentiero continua alternando tratti ripidi a salite più morbide, in un panorama di verdi pascoli di alta montagna alternati a rocce, racchiuso tra due ripide e spettacolari pareti, che ci accompagnerà fino al lago (1919 m slm).
Regno incontrastato di fringuelli alpini e gracchi corallini, sovrastato dall'imponente parete rocciosa di Pizzo del Diavolo, il lago ospita una piccola creatura unica al mondo sopravvissuta al periodo post-glaciale solo in questo luogo, un crostaceo dal colore rosso chiamato Chirocefalo del Marchesoni.
Ritorno dallo stesso sentiero
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